Nuovo Covid-19 - Sanificazione ad Ozono Auto e Ambienti

Sanifichiamo la tua auto?

Sanificazione con l’ozono dell’auto

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Tutta un’altra aria!

Elimina i cattivi odori e i microrganismi che proliferano nell’abitacolo e nell’impianto di climatizzazione della tua auto. In pochi minuti, ritrovi il piacere di salire su un’auto come nuova!

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Gli interni dei veicoli trattengono milioni di particelle e agenti patogeni trasportati ogni giorno dall’aria, dalle persone e dagli animali. I tessuti e i sedili assorbono i cattivi odori, mentre la tappezzeria e i seggiolini attraggono batteri e allergeni.

La sanificazione con l’ozono consente di effettuare una pulizia più profonda rispetto a quella tradizionale, perché uccide più del 99% dei germi e dei batteri presenti nell’abitacolo e nel climatizzatore della tua auto.

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E' una soluzione per ridurre il rischio di infezione e contagio da Covid-19, oltre che per auto, anche per ambienti , infatti grazie al potere sterilizzante dell’ozono, è possibile eliminare la carica batterica presente negli ambienti potenzialmente infetti, riducendo drasticamente il rischio di contaminazione.


Perché sanificare la tua auto?


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icona batteri e virus
NEUTRALIZZA I BATTERI INATTIVA I VIRUS
Elimina batteri, acari, muffe, funghi, spore, lieviti, pollini. Inattiva i virus.
Grazie alle sue proprietà, l’ozono igienizza, ossigena e rigenera l’aria che respiriamo e disinfetta l’acqua che utilizziamo. Elimina oltre il 99,00% di batteri, muffe, funghi, lieviti, pollini e acari e inattiva i virus. E’ un potente alleato nella lotta contro allergie, asme e infezioni, perché abbatte la carica microbica presente nell’aria e sulle superfici.
elimina cattivi odori
ELIMINA I CATTIVI ODORI
Purifica l’aria eliminando gli odori sgradevoli di fumo, cibo, traspirazione, decomposizione, muffa, urina, sangue, vernice e pelo di animali. le molecole di ozono aggrediscono e neutralizzano le particelle causa dei cattivi odori, lasciando al loro posto una gradevole sensazione di pulito e un’aria rigenerata e deodorata.

allontana insetti infestanti
ALLONTANA GLI INSETTI INFESTANTI
E'  un eccellente repellente naturale contro mosche, zanzare, pulci, scarafaggi, formiche, cimici, tarme e piccoli roditori. ne previene la proliferazione, perché elimina i batteri causa della loro moltiplicazione.
ecologica e naturale
NATURALE
L’ ozono è un gas presente in natura composto da tre molecole di ossigeno (o3). si forma nella stratosfera per azione dei raggi uv e delle scariche elettriche dei fulmini. essendo un gas instabile, si riconverte in ossigeno in breve tempo.
attenzione allambiente
ECOLOGICO
Disinfetta perfettamente senza bisogno di additivi e detergenti chimici, sfruttando la sua naturale forza ossidante. Terminato il trattamento, l’ozono si riconverte in ossigeno senza lasciare alcun residuo tossico o chimico.
efficace
EFFICACE
È noto per essere l’agente disinfettante più efficace contro allergeni e agenti patogeni presenti nell’aria e nell’acqua, anche rispetto ai detergenti chimici. Essendo un gas più pesante dell’aria, si diffonde negli ambienti in maniera capillare, penetra nei tessuti in profondità e raggiunge anche i punti più nascosti, là dove si annidano batteri e allergeni.
sicura
SICURO
Pur essendo un gas, l’ozono non è infiammabile, abrasivo ed esplosivo. Non deteriora i tessuti, gli arredi, le attrezzature e gli oggetti. Non danneggia le persone, gli animali e l’ambiente.

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RICONOSCIUTO
L’ozono è ampiamente riconosciuto come agente disinfettante di aria e acqua.
La Food and Drug Administration lo ha definito come “agente sicuro (GRAS)”. In Italia, è stato riconosciuto “presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus, spore, ecc.” dal Ministero della Salute con prot. n. 24482 del 31 luglio 1996 e “agente disinfettante e disinfestante nel trattamento dell’aria e dell’acqua” con CNSA del 27 ottobre 2010.




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I coronavirus: persistenza sulle superfici ambientali e sensibilità ai disinfettanti

Le principali procedure e buone pratiche di infection control

Il nuovo coronavirus SARS-CoV2, appartenente alla famiglia dei Coronaviridae, causa gravi infezioni del tratto respiratorio nell'uomo)

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La trasmissione interumana ha tempi di incubazione compresi tra 2 e 10 giorni e la sua diffusione avviene per droplet e per contatto. Anche la trasmissione per via area deve essere, al momento, presa in considerazione per mancanza di studi che escludono questa modalità di diffusione1. I tempi di sopravvivenza e le condizioni che incidono sulla persistenza del SARS-CoV2 nell'ambiente sono attualmente sconosciuti.

 Tempi di sopravvivenza e persistenza del SARS-CoV2 nell'ambiente sono attualmente sconosciuti: la recente revisione della letteratura scientifica ha preso in esame diversi coronavirus umani e animali, ma non si riferisce al SARS-CoV2.

Una recente revisione della letteratura scientifica3 ha preso in esame la persistenza nell’ambiente dei coronavirus e l’efficacia di agenti biocidi, presenti nei principali disinfettanti utilizzati nelle strutture sanitarie, sul coronavirus in ambito umano e veterinario. Sono stati analizzati 22 studi relativi a coronavirus umani, come quelli responsabili della sindrome respiratoria acuta grave (SARS), della sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) e coronavirus umani endemici (HCoV) e coronavirus in ambito veterinario come il virus della gastroenterite trasmissibile (TGEV), il virus dell'epatite di topo (MHV) e il coronavirus canino (CCV). La maggior parte dei dati esaminati si riferisce al ceppo di coronavirus umano endemico (HCoV-) 229E, che può rimanere attivo a temperatura ambiente su diverse superfici inanimate come metallo, vetro o plastica in un tempo compreso da 2 ore a 9 giorni. Lo stesso ceppo resiste meglio sulle superfici ad una umidità relativa del 50%.

I dati sull’inattivazione dei coronavirus sono stati esaminati in studi che hanno testato gli agenti biocidi in test di sospensione e in test con vettore. Questi coronavirus sono efficacemente disattivati mediante procedure di disinfezione delle superfici, in circa 1 minuto, con etanolo a concentrazioni comprese tra 62-71%, con perossido di idrogeno allo 0,5%, o con ipoclorito di sodio allo 0,1%. Altri agenti biocidi come l’ammonio quaternario allo 0,05-0,2%, o clorexidina digluconato allo 0,02% sono risultati meno efficaci. E’ ipotizzabile che concentrazioni simili di queste stesse molecole possano avere effetti simili anche contro il SARS-CoV2. A riguardo del Coronavirus responsabile della sindrome respiratoria del Medio Oriente MERS-CoV, e in ambito veterinario il virus della gastroenterite trasmissibile (TGEV) e il virus dell'epatite di topo MHV, emerge una durata della persistenza nell’ambiente ridotta a temperature più alte di circa 30° C o 40°C. Tuttavia, a 4° C la persistenza sulle superfici di TGEV e MHV può arrivare a 28 giorni. Questi dati sono in linea con altri documenti in cui è riportata la stabilità ambientale di alcuni coronavirus2,3: si stima che il coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV) sopravviva diversi giorni nell'ambiente e il coronavirus correlato alla sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS-CoV) possa sopravvivere per più di 48 ore a una temperatura ambiente media di circa 20° C su diverse superfici.

La contaminazione frequente di superfici in ambito sanitario rappresenta dunque una potenziale fonte di trasmissione virale anche se ancora non sono disponibili dati sulla trasmissibilità dei coronavirus dalle superfici contaminate alle mani. In caso di altri virus, come per il virus influenzale di tipo A, è noto che un contatto di 5 secondi con una superficie contaminata può trasferire il 31,6% della carica virale alle mani. Le raccomandazione dell’OMS indicano il corretto lavaggio delle mani dopo il contatto con il paziente o dopo aver toccato le superfici contaminate come misura efficace di controllo e prevenzione della diffusione di questi virus, applicando preferibilmente prodotti a base di alcol (80% di etanolo o 75% 2- propanolo sono stati valutati molto efficaci nei test di sospensione contro SARS-CoV e MERS-CoV). La pulizia con acqua e detergenti e l'uso di prodotti disinfettanti comuni dovrebbero essere sufficienti per la decontaminazione delle superfici, anche se ancora mancano prove specifiche della loro efficacia contro il virus SARS-CoV2.

Al momento non è nota la carica virale dei coronavirus su superfici inanimate ma, in situazione di epidemia, per ridurre la diffusione di questo virus, è fondamentale diminuire la carica virale sulle superfici mediante disinfezione, in particolare delle superfici frequentemente toccate dai paziente dove si può concentrare la massima carica virale. L'OMS raccomanda di “assicurare che le procedure di pulizia e disinfezione ambientale siano eseguite in modo coerente e corretto. La pulizia accurata delle superfici ambientali con acqua e detergente e l’utilizzo di disinfettanti comunemente usati a livello ospedaliero (come l'ipoclorito di sodio) sono procedure efficaci e sufficienti"3. In particolare, è consigliato l'utilizzo di candeggina alla diluizione di 1:100 di ipoclorito di sodio al 5% per una concentrazione finale dello 0,05%. Sempre l’OMS raccomanda una concentrazione di etanolo al 70% per la disinfezione di piccole superfici. Sulla base di queste informazioni per evitare la diffusione del coronavirus e prevenire le infezioni correlate all’assistenza in ambito sanitario occorre mettere in atto tutte le principali procedure e buone pratiche di infection control previste e suggerite anche dall’ECDC1,2: sanificazione regolare delle stanze dei pazienti, dei mobili e delle superfici con disinfettanti ospedalieri attivi contro i virus, utilizzo di attrezzature mediche dedicate o, se possibile, monouso.

Inoltre, si conferma l’importanza di applicare in modo efficace precauzioni standard, da contatto e da droplet e di garantire a tutto il personale la disponibilità, presso il punto di assistenza del paziente, adeguati Dispositivi di protezione individuale (DPI): respiratori con filtro (FFP) classe 2 o 3 (FFP2 o FFP3); occhiali protettivi o visiera; camice monouso resistente all'acqua a maniche lunghe e guanti monouso. Poiché non sono disponibili terapie specifiche per la novel coronavirus disease COVID-19, sorveglianza, prevenzione e controllo dell’infezione saranno cruciali per arginare l'epidemia in corso e limitare la diffusione di questo nuovo agente infettivo.

 

Bibliografia

  1. ECDC Technical Report: Infection prevention and control for the care of patients with 2019-nCoV in healthcare settings – Feb 2020.
  2. ECDC Techncial Report: Interim guidance for environmental cleaning in Non -healthcare facilities exposed to 2019-nCoV – Feb 2020.
  3. Kampf G, Todt D, Pfaender S, Steinmann E, Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and its inactivation with biocidal agents, Journal of Hospital Infection, 2020.
  4. http://www.infezioniobiettivozero.info/9-infection-control/82-nuovo-coronavirus-persistenza-su-superfici-ambientali-e-sensibilita-a-disinfettanti
  5. https://www.sicurauto.it/news/attualita-e-curiosita/coronavirus-sanificare-lauto-con-ozono-funziona-...
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